sono 714 i nuovi casi positivi
Operatori sanitari

Sono 714 i nuovi casi positivi in provincia di Caltanissetta, registrati ieri dal bollettino dell’Asp nissena. Alto il numero delle guarigioni giornaliere: 1.016. Ora gli attualmente positivi nel Nisseno sono 9.410. Di questi, 66 sono pazienti ricoverati in Malattie infettive – nove fuori provincia – e sette sono in Terapia intensiva.

sono 714 i nuovi casi positivi
Presidio ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta

Le 714 positività di ieri, tutte in isolamento domiciliare, sono così distribuite: 240 pazienti di Gela, 147 di Caltanissetta, 72 di San Cataldo, 71 di Niscemi, 25 di Mussomeli, 22 di Mazzarino, 20 di Vallelunga Pratameno, 17 di Sommatino, 17 di Riesi, 15 di Santa Caterina Villarmosa, 12 di Delia, 11 di Butera, 11 di Serradifalco, 8 di Campofranco, 5 di Milena, 5 di Montedoro, 5 di Resuttano, 4 di Acquaviva Platani, 4 di Marianopoli, 2 di Villalba e 1 di Bompensiere.

I ricoverati in degenza ordinaria sono: due pazienti di Riesi, uno di Gela, uno di Santa Caterina Villarmosa, uno di Vallelunga Pratameno e uno di Mussomeli. I dimessi dalla degenza ordinaria: quattro pazienti di Caltanissetta e tre pazienti di Gela.

Deceduto un paziente di Serradifalco positivo al Sars CoV-2 (aveva 72 anni e il funerale è stato celebrato ieri).

Ecco nel dettaglio i guariti: 552 pazienti di Gela, 168 di Caltanissetta, 88 di San Cataldo, 68 di Niscemi, 22 di Mussomeli, 18 di Campofranco, 15 di Serradifalco, 13 di Santa Caterina Villarmosa, 12 di Mazzarino, 12 di Riesi, 11 di Resuttano, 9 di Butera, 7 di Delia, 7 di Villalba, 3 di Vallelunga Pratameno, 3 di Marianopoli, 2 di Sommatino, 2 di Sutera, 2 di Montedoro, 1 di Milena e 1 di Acquaviva Platani.

Sono 714 i nuovi casi positivi nel Nisseno, ma ieri si sono registrate tantissime guarigioni. Principalmente a Gela (più della metà, ieri). Frattanto, ovunque – in provincia – prosegue la campagna vaccinale. Le vaccinazioni infatti sono le migliori armi contro questo virus maledetto e le sue varianti.

Come si può ben notare, miete ancora vittime. Bisogna stare attenti.

MICHELE BRUCCHERI

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