Rimpatriata dopo mezzo secolo dalla maturità scolastica. Infatti, pochi giorni addietro, a distanza – appunto – di cinquant’anni dalla “sospirata e meritata maturità”, si legge nella nota, si sono incontrati gli studenti della 5^ E dell’Istituto tecnico commerciale “Mario Rapisardi” di Caltanissetta.
La loro maturità risale al lontano 1975. Gli ex compagni di classe hanno deciso di rivedersi in un locale di Caltanissetta e di trascorrere insieme una piacevole serata “all’insegna del bel ricordo del passato”, chiarisce la nota, proprio in virtù del quale hanno deciso di far precedere alla cena una visita al loro amato Istituto, nonché una passeggiata in Viale Regina Margherita e alla Villa Amedeo, luoghi dove hanno trascorso gli anni più belli.
Il gruppo che ha vissuto la rimpatriata era composto da Giovanna Marchese, Tullio Miccchè, Gabriella Paternò, Tarcisio Sberna, Rosa Rizza, Mario Cammalleri, Maria G. Zoda, Donatella Russo, Maria G. Sorce, Sandro Morgana, Rolando Gangi, Anna Presti, Rocco R. Cammarata, Maria C. Bellomo, Salvatore Portogallo, Giovanni Licata e Gigi Cocca.
“Purtroppo altri componenti della classe non erano presenti per motivi personali (Livia Cancelliere, Sebastiano Emma, Concetta Puccio, Vincenzo Scalzo e Maria Grazia Scelfo), ed altri perché negli anni sono venuti a mancare precocemente – spiegano alla nostra redazione –. Tuttavia sono stati presenti nel ricordo e nell’affetto dei compagni (Cancelliere Angelo, Mancuso Francesco, Ippolito Biagio). I loro nomi sono stati pronunciati e un momento di silenzio è stato dedicato alla loro memoria”.
La serata è stata all’insegna dell’entusiasmo e dell’allegria, del ritrovarsi dopo tanto tempo con il desiderio di raccontarsi gli uni agli altri il pezzo di vita trascorso; “per unire questi pezzi di un legame mai interrotto”, scambiandosi ricordi della scuola e degli insegnamenti professionali e di vita dei professori.

Ricordi delle prime esperienze lavorative e delle sfide che ognuno ha affrontato per raggiungere risultati professionali, sociali. Ma non solo ricordi, riflessioni e contributi su nuove sfide e sull’eredità che si vuole lasciare ai figli e ai nipoti.
La serata si è conclusa con l’immancabile torta e brindisi. E con la solenne promessa di rivedersi presto per un’altra rimpatriata, “magari senza aspettare 50 anni”.
MICHELE BRUCCHERI
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