caltanissetta
La locandina dell'iniziativa culturale

Mercoledì prossimo, 10 agosto alle ore 18.30, presso il salone parrocchiale di “San Domenico” a Caltanissetta, si svolgerà il quinto appuntamento della manifestazione estiva denominata “Dialoghi d’Alchimia”, organizzata dall’omonima associazione culturale.

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La locandina dell’iniziativa culturale

L’evento ha per titolo “Per il progetto di uno ‘stradario orale’. Incontro-dibattito” e si propone di essere un primo momento di aggregazione attorno ad un percorso di riappropriazione identitaria del centro storico, a partire dai nomi (e dai racconti) di tradizione popolare delle strade e delle piazze. In continuità con l’incontro dello scorso 5 agosto, quindi, si continuerà a parlare di spazi e di nomi propri.

A coordinare l’incontro, dopo i saluti del Parroco don Alessandro Rovello, la professoressa Marina Castiglione, che introdurrà i relatori: l’Ingegnere Giuseppe Dell’Utri, Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale e da anni Responsabile del servizio S.I.T.R.; l’architetto Carlo Mastrosimone che svolgerà alcune considerazioni sul rapporto tra toponimia ufficiale e toponimia di tradizione orale; il dottor Enrico Provinzano che si accinge a svolgere una tesi di Laurea sul sistema dei nomi delle strade di Caltanissetta in prospettiva diacronica e sincronica.

Infatti almeno sino al XVII secolo le antiche identificazioni stradali erano poco più che appellativi descrittivi (chianu ê fossi; darreri S. Domenicu; lu canalìcchiu; strata ranni, ecc.) successivamente trasformatisi, italianizzati, in odonimi. L’ufficializzazione nei nostri territori avvenne, in genere, in epoca borbonica, ma essa di norma mantenne l’odonimia popolare in cui si riflettevano le condizioni, le abitudini e l’organizzazione della comunità.

All’incontro-dibattito parteciperanno anche i Responsabili dei Comitati di quartiere per un coinvolgimento attivo della popolazione. Il progetto che si propone è non soltanto lo studio delle denominazioni antiche e recenti del tessuto viario cittadino e dei nomi dei quartieri (come Saccara, Ànciuli, Pruvidè, ecc.), ma anche la raccolta di etnotesti “parlanti” che andranno georeferenziati su mappa virtuale e in cui chiunque abbia ricordi da condividere potrà dare il suo apporto.

“La cittadinanza è invitata a partecipare”, conclude la nota stampa inviata alla nostra redazione.

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