“Pazzi e stonati”
Paolo Rescigno e Marisa Portolano

“Pazzi e stonati” è il nuovo singolo dell’artista napoletana Marisa Portolano. Un brano pop alquanto moderno, con un arrangiamento che si accosta – dice – alla musica dance, che originariamente non era stato ideato in questi termini. C’è un uso sapiente di voce e di suoni. E ovviamente tutto ciò comporta studio, tanto lavoro. “Lo abbiamo scritto io e Paolo Rescigno alcuni anni fa e lo abbiamo conservato pensando di pubblicarlo in un momento appropriato”, asserisce al nostro microfono.

Un brano visionario, “Pazzi e stonati”. Marisa Portolano spiega succintamente a La Voce del Nisseno (versione online): “Questo stile vocale è molto indicato per la mia vocalità. È dunque nella mia progettualità continuare a propormi in seguito con pezzi che abbiamo questa veste musicale e vocale”.

Dulcis in fundo, alcuni ringraziamenti: “Ringrazio sempre la mia spalla forte Paolo Rescigno che confeziona musica ed arrangiamenti per me in modo perfetto. Il tutto per lo Studio 52”.

Di recente, è nato un tuo nuovo brano musicale “Pazzi e stonati”: di cosa si tratta, Marisa?

“Pazzi e stonati” è il titolo del mio nuovo singolo. Un brano pop molto moderno con un arrangiamento che si accosta alla musica dance. Lo abbiamo scritto io e Paolo Rescigno alcuni anni fa e lo abbiamo conservato pensando di pubblicarlo in un momento appropriato.

Un brano, in verità, nato due anni addietro, ma certamente visionario. Nel senso che era stata profeticamente individuata già questa fase di sofferenza che ci accompagna dal periodo pandemico. È così?

Quando è scoppiata la pandemia ci siamo resi conto che questo brano fotografava in modo perfetto lo stato d’animo che stavamo vivendo e così lo abbiamo ripreso e perfezionato. Ho tenuto presente nel mio stile vocale un brano dei Garbage dal titolo ‘The world is not enough’ colonna sonora di un film di 007 e anche del musical ‘Il fantasma dell’Opera’. “Pazzi e stonati”

È un brano pop, ma originariamente non era stato pensato in questi termini. È vero?

Da quando abbiamo iniziato a far girare questo pezzo ci sono stati parecchi consensi poiché molto orecchiabile e soprattutto in molti mi hanno fatto notare che questo stile vocale è molto indicato per la mia vocalità. È dunque nella mia progettualità continuare a propormi in seguito con pezzi che abbiamo questa veste musicale e vocale.

So che l’hai presentato in diverse occasioni, questo brano, riscuotendo un grande apprezzamento. Ci parli di queste interessanti esperienze televisive?

Lo abbiamo presentato in anteprima a UPMUSIC LIVE, una trasmissione che cerca di dare una chance a nuove proposte, ad artisti che cercano una vetrina per farsi notare. Di questo devo ringraziare Antonio Salvati che per puro caso ha ascoltato il pezzo e mi ha invitato in trasmissione.

Come hai vissuto questi due anni di grave emergenza sanitaria, umanamente e artisticamente?

Due anni completamente ferma, per un artista sono un enorme disagio. Un blocco totale, sia per il grosso danno economico derivato dal non poter più lavorare in aggiunta ad un blocco emotivo per una situazione grave come noi tutti abbiamo vissuto. Confesso che quando sono ritornata ad esibirmi ero emozionatissima perché un fermo di due anni non mi era mai capitato e all’inizio mi sembrava uno scoglio difficile da superare. Poi tutto è passato con l’emozione che provo ogni volta che do sfogo alla mia arte e l’emozione di cantare mi regala una botta di adrenalina pura.

Quale messaggio intendi consegnare ai lettori de “La Voce del Nisseno” (versione online)? 

Io spero che i lettori de “La Voce del Nisseno” possano apprezzare questo brano, “Pazzi e stonati”. È on line sul mio canale YouTube e in questo momento le visualizzazioni per me sono una gratificazione che sento di meritare. Ringrazio sempre la mia spalla forte Paolo Rescigno che confeziona musica ed arrangiamenti per me in modo perfetto. Il tutto per lo Studio 52. In questo momento mi sento di augurare a tutti coloro che mi seguono di vivere al meglio ogni istante della propria vita poiché del domani non vi è certezza. Ringrazio te, Michele Bruccheri, che mi segui con costanza e lascio a voi tutti il mio cordiale saluto.

MICHELE BRUCCHERI  

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