Music Art
Un momento del concerto

In una location elegante e accogliente, il Circolo Nautico Posillipo di Napoli, venerdì scorso, 6 maggio, si è svolto un concerto che ha visto protagonisti eccellenze del panorama jazzistico nazionale e internazionale. L’evento è stato organizzato dall’associazione Music Art presieduta dal Giuseppe Reale con la collaborazione di soci storici come Rosario Minnelli.

Il famoso trombettista americano Michael Supnick assieme al pianista Stefano Lestini, al contrabbassista Aldo Vigorito e al mitico Gegè Munari si sono esibiti proponendo un repertorio che è stato un vero e proprio viaggio nella storia del jazz. L’ensemble con celeberrimi standard ha emozionato e coinvolto il numeroso pubblico attento e compiaciuto, il tutto con tocchi artistici, improvvisazioni e assoli che hanno evidenziato la tecnica, la personalità, il talento e il virtuosismo di ciascuno.

L’interplay complice, caratterizzata da scambi di battute, dialoghi musicali ha contagiato i presenti che sono diventati parte di una sinergia avvolgente e a tratti giocosa. Non sono mancate le sorprese. Elisabetta Saviano, giovane e promettente batterista, si è esibita durante l’esecuzione di alcuni brani ed Elio Coppola, celeberrimo batterista, esplosivo ed effervescente come sempre, col suo talento e sconfinato virtuosismo ha duettato brillantemente nella sezione ritmica con Aldo Vigorito, incantando tutti.

La “special guest” della serata è stato il mare. A pochi metri ha fatto sentito la sua voce e il suo odore grazie al generoso scirocco che ha contribuito a rendere suggestivi i momenti musicali raffinati e a tratti suadenti.

I brani sono stati variegati nello stile e nell’atmosfera: ora soft e raffinati ora vivaci e briosi. Il quartetto ha spaziato tra numerose performance come Out of Nowhere, Take The a Train, per la sua storia paragonata simpaticamente a Funiculì funiculà, Embraceable You, By by Blackbird, Limehouse Blues, The Girl From Ipanema, Body and Soul, il celeberrimo e brioso swing di Duke Ellington briosa It don’t mean a thing, But No for Me, Tea for two, Cantoloupe Island di Herbie Hancock col suo ritmo brioso e coinvolgente, L.O.V.E. e quant’altro. Durante le esecuzioni non sono mancate simpatiche citazioni di canzoni come “Anema e Core”. Alcuni brani sono stati cantati da Supnick.

Music Art
Un momento del concerto

Bellissima l’atmosfera creata con l’esecuzione di My Funny Valentine: il tema delineato con maestria dal trombettista, gli intarsi delicati e dolci del pianoforte, l’improvvisazione magnetica di Vigorito e il tutto incorniciato dalle carezze delle spazzole di Munari. La serata è stata introdotta dal giornalista Adriano Cisternino che ha presentato i musicisti con brevi cenni biografici.

Non sono mancate battute, aneddoti divertenti di Supnick che oltre ad essere un trombettista di grandissimo livello, è in possesso di evidenti e accattivanti doti di intrattenitore. Appuntamento ai prossimi eventi proposti dalla storica Associazione napoletana Music Art che da moltissimi anni con dedizione e passione condivide il jazz della migliore tradizione eseguito con maestria e con familiarità.

DANIELA VELLANI

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