L’ANALISI. Pasquale Petix (sociologo e docente universitario): «La lettura attenta e appassionata rende più liberi perché diventa “cibo” per lo spirito ed è capace di consolare nei momenti difficili»

Pasquale Petix

In Italia la lettura non è di moda. Da una ricerca appena pubblica si apprende che il 62% degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. Di questo passo diventerà un paese dove si leggeranno solo gli sms. Ma ciò che lascia sconcertati è l’indifferenza dell’opinione pubblica di fronte a questo fenomeno. Manca la necessaria consapevolezza. E non si capisce perché l’Italia va alla deriva e per quale ”maledizione” perde terreno nei confronti di tanti altri paesi.

Il fatto è – così come molti studi economici sostengono – che «indici di lettura e sviluppo economico» sono legati da un rapporto indissolubile. Non  è per caso  che la lettura appare più diffusa al Centro-Nord più ricco, benestante e istruito mentre si legge poco nel Meridione (sempre in affanno e sotto-alfabetizzato, come risulta anche per il 2016, dall’indagine annuale sulla “Qualità della vita” de Ilsole24).

Leggere dunque produce ricchezza e progresso. E questo dato non dovrebbe stupire ad esempio il mondo della politica che ha il compito di combattere le cause del divario tra Nord e Sud e dare le stesse opportunità a tutti i cittadini così come afferma l’articolo 3 della Costituzione italiana.

Nella società dell’informazione, la comunicazione riveste un ruolo strategico proprio perché le conoscenze richiedono un aggiornamento continuo. La scienza e la tecnica rivoluzionano ogni minuto le nostre esistenze e le nostre abitudini, senza dire che i cambiamenti della nostra società non sono soltanto di carattere tecnico-scientifico, ma hanno anche un’impronta organizzativa, economica, culturale.

I flussi migratori, le trasformazioni legati ai ruoli sessuali, i cambiamenti dell’economia, richiedono cittadini e lavoratori con nuove competenze culturali e relazionali. In definitiva leggere “aiuta a vivere”. La lettura attenta e appassionata rende più liberi perché diventa cibo per lo spirito ed è capace di consolare nei momenti difficili. Per tali motivi leggere ed aggiornarsi dovrebbe essere «una necessità vitale, un’attività dettata dall’istinto di sopravvivenza». Altro che limitarsi alla lettura degli sms.                

PASQUALE PETIX

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