intelligenza artificiale
Tavolo della presidenza del meeting

Si è svolto ieri a Palazzo Moncada l’incontro sul tema “Intelligenza artificiale e stereotipi di genere”, promosso e organizzato dall’Associazione Onde donneinmovimento ed inserito nella rassegna “Miniera” a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Caltanissetta.

Il pubblico all’incontro

Dopo i saluti e l’introduzione di Ester Vitale, portavoce di Onde donneinmovimento, sono intervenuti: Graziella Priulla, sociologa e saggista e Salvatore Sapienza, giovane ricercatore nisseno del Centro di ricerche su AI dell’Alma Mater di Bologna. Assente per impegni concomitanti Marcella Natale, assessora comunale alla Cultura, Università, Partecipazione e Scuola.

“Obiettivo della manifestazione – ha detto la portavoce di Onde – era quello di fare luce sui possibili risvolti negativi che l’intelligenza artificiale può produrre in tema di parità di genere, riproponendo stereotipi che mantengono nei fatti le diseguaglianze tra donne e uomini”.

“Gli stereotipi di genere – ha spiegato Priulla – incidono, infatti, in modo negativo sulla vita delle donne, condizionandone scelte e comportamenti. Non ultimo il fatto che solo il 30% delle ragazze, nel mondo, intraprende un percorso universitario nelle discipline STEM, e proprio la loro assenza nel settore della ricerca, dello sviluppo e dell’analisi dei dati contribuisce alla creazione di algoritmi non equilibrati dal punto di vista del genere”.

“Purtroppo risulta possibile per i sistemi di Intelligenza artificiale – ha aggiunto Sapienza – attingere a dati non sufficientemente trasparenti, che nei fatti riproducono e amplificano i pregiudizi di genere”.

“Il gender gap, da eliminare per raggiungere la parità di genere – ha concluso la Ester Vitale – non è solo una questione morale o di giustizia sociale, ma anche squisitamente economica. Alcuni studi del McKinsey Global Institute hanno, infatti, messo in evidenza come eliminando il gender gap entro il 2025 il PIL mondiale aumenterebbe di 67 miliardi di dollari. Pertanto sarebbe auspicabile che venissero utilizzati i fondi del programma quadro Orizzonte Europa per fornire idee e soluzioni ai rischi potenzialmente connessi all’Intelligenza artificiale”.

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