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Presidio ospedaliero Sant'Elia di Caltanissetta

Boom di contagi in provincia di Caltanissetta. Il Covid-19 colpisce pesantemente: nelle ultime ore si sono registrate altre 122 nuove infezioni. Ma anche – grazie al cielo – 140 guarigioni. Questi i dati dell’Asp nissena forniti ieri.

boom di contagi
Dati Covid-19 dell’Asp di Caltanissetta

C’è dunque un riscontro di 122 pazienti positivi al Sars CoV-2, tutti in isolamento domiciliare. Sono 49 pazienti di Gela, 44 di Niscemi, 9 di Caltanissetta, 6 di Santa Caterina Villarmosa, 4 di Mazzarino, 4 di Sommatino, 2 di Serradifalco, 1 di Milena, 1 di Mussomeli, 1 di Riesi e 1 di San Cataldo.

I ricoverati in degenza ordinaria sono due pazienti: 1 di Mazzarino e 1 di Mussomeli. Dimesso dalla degenza ordinaria un paziente di Mazzarino che risulta essere guarito virologicamente.

Purtroppo si registrano due deceduti, entrambi di Gela. I guariti sono 140: 102 pazienti di Gela, 15 di Riesi, 14 di Niscemi, 5 di Mazzarino, 3 di San Cataldo e 1 di Santa Caterina Villarmosa.

Sintetizzando, a seguito di questo nuovo boom di contagi, la situazione epidemiologica è la seguente, comune per comune: Butera 5, Campofranco 6, Caltanissetta 74, Delia 13, Gela 880, Mazzarino 171, Milena 2, Montedoro 1, Mussomeli 9, Niscemi 152, Resuttano 2, Riesi 105, San Cataldo 23, Santa Caterina Villarmosa 14, Serradifalco 9, Sommatino 25, Vallelunga Pratameno 3.

I pazienti ricoverati presso il reparto di Malattie infettive sono 37. Attualmente, nessun paziente risulta ricoverato presso il reparto di Terapia intensiva. I casi positivi, aggiornati a ieri, sono 1.496.

Le vittime da Covid-19 sono 240 (due decessi fuori provincia). Infine, sempre secondo il report dell’Asp di Caltanissetta, le maggiori infezioni si sono registrate a Gela (5.563), nel capoluogo nisseno (2.788), Niscemi (1.660), San Cataldo (929), Mazzarino (805), Riesi (707). All’ultimo posto (che è un bene, in questo caso) Sutera con appena cinque infezioni.

Ovviamente questa dura e difficile battaglia va affrontata tutti insieme. Il Covid-19 – nonostante clima favorevole e vaccinazioni – con le sue varianti è sempre pericoloso e aggressivo.

MICHELE BRUCCHERI

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