Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

Alessandra D’Egidio, scrittrice ternana di grande sensibilità e talento, ha presentato con affetto e determinazione il suo secondo romanzo, Due meno due ai lettori. Pubblicato da Bertoni Editore, questo libro si configura come una storia profonda di amicizia e rinascita che segue il successo del suo esordio, La vita che mi ha scelto, uscito nel 2021 dalla stessa casa editrice umbra.

Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

Il romanzo racconta l’incontro casuale tra Marta e Chiara, due donne molto diverse che si incontrano nella sala d’attesa di un chirurgo plastico, ognuna con motivazioni e aspettative differenti riguardo a un intervento di mastoplastica additiva. Attraverso il loro dialogo, Alessandra D’Egidio esplora con tatto temi complessi e attuali come la manipolazione del corpo femminile, il narcisismo maschile, il non amore e la forza salvifica dell’amicizia. Il libro è dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano, due donne accomunate da un nome e da un destino tragico, a sottolineare l’impegno civile della scrittrice.

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Il debutto letterario di Alessandra D’Egidio, scritto durante il lockdown del 2020, racconta invece la storia di Mei, giovane cinese emigrata in Italia dopo la perdita del padre. Un racconto toccante che affronta i temi dell’identità, dell’integrazione e della crescita personale, accolto con favore dalla critica e dai lettori per la sua autenticità e profondità.

Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

«Scrivere è per me un gesto di gentilezza verso il mondo», afferma Alessandra. «È un modo per riconoscere la fragilità che ci accomuna e la forza che nasce dalla vulnerabilità». La sua scrittura sensibile e attenta alle dinamiche sociali si manifesta anche nelle partecipazioni ad antologie su tematiche delicate come la violenza e l’amicizia femminile. Oltre a dedicarsi alla scrittura, Alessandra D’Egidio collabora attivamente con la Biblioteca Comunale di Terni, promuovendo la cultura e la lettura con eventi e iniziative che arricchiscono il panorama culturale locale e nazionale.

Dietro la genesi di Due meno due si cela un momento di riflessione personale dell’autrice, che durante una visita medica ha osservato due donne in attesa, così diverse ma unite da un destino comune. Da quell’istantanea reale è nato un romanzo che vuole raccontare molto più di una semplice storia di interventi estetici: un’indagine profonda sull’essere donne oggi.

Il romanzo ha già raccolto i primi consensi: «Un libro che scuote e accarezza, una voce che parla con coraggio e delicatezza», scrive una lettrice entusiasta su una nota piattaforma di recensioni. Critici letterari sottolineano come «D’Egidio sappia unire introspezione e impegno sociale in un equilibrio raro, creando personaggi che restano nel cuore».

Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

In termini di suggestione artistica, Alessandra D’Egidio ricorda per sensibilità e profondità una scrittrice come Natalia Ginzburg, capace di scandagliare con delicatezza e lucidità le dinamiche familiari e sociali, e una pittrice come Artemisia Gentileschi, la cui forza espressiva nasceva da un’intensa esperienza personale e da un impegno nel rappresentare la complessità e la forza femminile in un mondo ostile. Come Ginzburg, Alessandra ci parla di relazioni umane con sincerità disarmante; come Gentileschi, la sua scrittura ha il potere di trasformare il dolore in bellezza e resistenza. Inoltre, da sempre Elisabeth Strout rappresenta per Alessandra D’Egidio un modello stilistico, per la capacità di raccontare con semplicità e profondità l’intimità dei personaggi e le complessità della vita quotidiana.

L’INTERVISTA
Ciao Alessandra, grazie per essere qui con noi oggi. È un piacere poter parlare del tuo lavoro e delle tue riflessioni.
Grazie a te Ilaria, sono felice di poter condividere il mio percorso e le mie idee.

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Vorrei iniziare chiedendoti cosa significa per te scrivere. Come vivi questo atto creativo?
Per me scrivere è soprattutto un modo di ascoltare: ascoltare le storie degli altri, le loro emozioni, i loro silenzi, e tradurli in parole che possano avere un senso condiviso. Non mi considero tanto una scrittrice quanto una “persona che crea storie”, un tramite tra le esperienze umane e il lettore.

Nel tuo secondo romanzo, Due meno due, la chirurgia estetica diventa un tema centrale. Qual è il messaggio che volevi trasmettere attraverso questa scelta narrativa?
Ho voluto indagare il rapporto complesso che le donne hanno con il proprio corpo, spesso segnato da aspettative sociali e da un narcisismo maschile che ne condiziona il valore. La chirurgia estetica diventa una metafora potente di questo doppio movimento: da un lato un desiderio di autonomia, dall’altro una prigionia dentro canoni imposti.

Alessandra D’Egidio
La copertina di un suo libro

Come nasce il rapporto tra Marta e Chiara? Quale funzione ha questa amicizia nella storia?
Il loro incontro casuale in una sala d’attesa diventa un momento di verità e di confronto. Tra di loro si sviluppa una solidarietà che va oltre le differenze anagrafiche e di esperienza, un legame capace di offrire salvezza e rinascita a entrambe. Per me, l’amicizia femminile è spesso una forma di resistenza al dolore e alla solitudine.

Il tuo romanzo è dedicato a due donne, Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano, che hanno vissuto destini tragici. Come ha influenzato questa dedica la tua scrittura?
Dedicarlo a loro è stato un atto di memoria e di impegno. Le loro storie incarnano la violenza e l’ingiustizia che molte donne vivono ancora oggi. Scrivere il romanzo è stato anche un modo per dare loro voce, per non dimenticare e per contribuire a una riflessione collettiva.

Nel tuo romanzo d’esordio, La vita che mi ha scelto, affronti temi come l’identità e l’integrazione culturale. Quanto pensi che queste tematiche siano ancora centrali nella società italiana?
Sono temi fondamentali, soprattutto oggi in un’Italia che si confronta sempre di più con la diversità e la multiculturalità. La storia di Mei è anche un invito a guardare l’altro con empatia e a riconoscere il valore delle differenze come ricchezza.

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Come hai vissuto la scrittura durante il lockdown? Ha influenzato il tuo modo di raccontare?
Il lockdown è stato un tempo sospeso che mi ha permesso di entrare in profondità nelle storie che avevo dentro. È stato anche un momento di grande isolamento, ma proprio da lì è nata la voglia di raccontare storie di incontro, di crescita e di speranza.

Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

La tua scrittura viene definita sensibile e attenta alle dinamiche sociali. Quanto ti senti coinvolta personalmente nei temi che affronti?
Molto. Non scrivo mai per distacco, ma sempre mettendomi in gioco. Quando affronto temi come la violenza o la solitudine femminile, lo faccio anche con la consapevolezza di essere parte di una comunità e di voler contribuire al cambiamento.

Oltre ai romanzi, partecipi a molte antologie su temi delicati. Come vivi questa esperienza?
Le antologie sono un modo per entrare in dialogo con altre voci, per confrontarmi e per arricchire la mia scrittura. Sono occasioni preziose per affrontare temi che richiedono pluralità di sguardi e sensibilità condivisa.

Qual è il ruolo della Biblioteca Comunale di Terni nella tua attività culturale?
La Biblioteca è un luogo fondamentale, dove posso portare avanti la mia passione per la promozione della lettura e dell’arte. Organizzo eventi, laboratori e incontri che cercano di avvicinare persone diverse alla cultura, creando una rete di partecipazione.

Che valore ha per te il contatto diretto con i lettori?
È fondamentale. Il confronto con chi legge mi dà energia, mi permette di capire l’impatto delle mie parole e spesso mi offre nuovi spunti e prospettive. Scrivere è un dialogo aperto, non un monologo.

Quali autori o autrici hanno influenzato maggiormente il tuo stile e il tuo modo di raccontare?
Ho letto molto le scrittrici italiane contemporanee come Elena Ferrante, ma anche autrici internazionali che indagano la complessità femminile, come Chimamanda Ngozi Adichie. Inoltre, le teorie di Butler e Beauvoir hanno avuto un peso importante nel mio modo di pensare al corpo e all’identità. Da sempre Elisabeth Strout è per me un modello stilistico, per la sua capacità di raccontare con semplicità e profondità le fragilità e le complessità della vita umana.

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Guardando al futuro, quali temi ti piacerebbe esplorare nei tuoi prossimi lavori?
Vorrei approfondire ulteriormente il rapporto tra corpo e identità, ma anche esplorare le nuove forme di comunità e di legami umani in una società sempre più digitalizzata e frammentata. Sono temi che sento molto attuali e urgenti.

Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

Cosa consigli a chi vuole iniziare a scrivere oggi?
Di coltivare soprattutto la pazienza e l’ascolto. Scrivere richiede tempo, cura e una sincera apertura verso le storie che si incontrano. È importante anche leggere molto e lasciarsi contaminare da voci diverse.

Infine, cosa ti auguri che i lettori portino con sé dopo aver letto i tuoi libri?
Mi piacerebbe che si portassero via un senso di speranza, la consapevolezza che anche nelle difficoltà più grandi si può trovare una via di rinascita, e soprattutto la convinzione che la solidarietà e l’ascolto possono cambiare la vita.

Grazie Alessandra, è stato un piacere ascoltare il tuo percorso e le tue riflessioni così profonde e autentiche.
Grazie a te per lo spazio e per le domande così attente, è stato un momento prezioso di condivisione.

Prima di concludere, vorrei chiederti una riflessione personale che racconti la tua sensibilità e i valori che guidano la tua scrittura.
Scrivere è per me un gesto di gentilezza verso il mondo, un modo per riconoscere la fragilità che ci accomuna e la forza che nasce dalla vulnerabilità. Cerco di costruire ponti tra le storie, perché credo che ogni racconto custodisca un valore unico, capace di nutrire empatia e cura. La mia scrittura nasce da un desiderio profondo di rispetto e di amore per la complessità umana, nella sua bellezza e nelle sue contraddizioni.

***

Riflettendo sul tuo lavoro e sull’impatto che ha sui lettori, posso dire che Alessandra D’Egidio incarna l’essenza della scrittura che fa bene all’anima e alla società. I suoi libri sono finestre aperte sul vissuto femminile, sulla lotta e sulla rinascita, ma anche inviti a una partecipazione più consapevole e autentica. In un panorama letterario che spesso rischia di essere dispersivo, Alessandra si distingue per la coerenza e la profondità con cui affronta temi urgenti, con una voce che sa essere al tempo stesso delicata e potente.

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È bello sentire queste parole, mi danno ancora più voglia di continuare a raccontare, con onestà e delicatezza. Grazie ancora per il tuo tempo e per questa conversazione così ricca. Grazie a te Ilaria, un abbraccio forte e sincero.

Alessandra D’Egidio
Alessandra D’Egidio

Ci salutiamo con la speranza che la sensibilità e la forza che Alessandra riversa nelle sue parole possano arrivare a molti, accendendo quella scintilla di consapevolezza che ogni grande racconto è capace di accendere. La letteratura diventa così un atto di resistenza e di rinascita, e Alessandra D’Egidio ne è una luminosa interprete.

In un’epoca in cui le storie autentiche sembrano rare, immergersi nella scrittura di Alessandra D’Egidio significa fare un viaggio nel cuore pulsante dell’esperienza umana, tra fragilità e coraggio, dolore e speranza. I suoi libri non sono solo pagine da leggere, ma esperienze da vivere, capaci di trasformare chi li apre. Scoprire Due meno due o La vita che mi ha scelto vuol dire accogliere una nuova prospettiva, farsi toccare da parole che curano e scuotono.

Non lasciatevi sfuggire la possibilità di entrare in questo mondo così intenso e vibrante: le storie di Alessandra aspettano solo di essere scoperte, per accompagnarvi in un percorso di rinascita e consapevolezza che vi resterà dentro a lungo. Acquistare uno dei suoi libri è molto più che leggere: è iniziare un viaggio di empatia e trasformazione.

E adesso, attenzione! Preparatevi a lasciarvi travolgere da una scrittura che non solo racconta, ma scuote, fa vibrare le corde più profonde, fa riflettere e, soprattutto, accende una scintilla di coraggio nel cuore di chi legge. Alessandra D’Egidio non è solo una voce da ascoltare, è un’urgenza da vivere, un’esperienza che lascia il segno. Se volete leggere qualcosa che vi farà sentire meno soli, più forti e capaci di rinascere, Due meno due è il vostro prossimo imperdibile compagno di viaggio. Non perdete tempo: aprite le pagine, lasciatevi catturare e preparatevi a una rivoluzione gentile dell’anima.

ILARIA SOLAZZO

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